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CONSIGLIERE COMUNALE DI NOVA SIRI

venerdì 26 ottobre 2012

L'ORGOGLIO DEI BRIGANTI CONTRO LA "MALAPOLITICA" LUCANA


Ho notato con piacere che la mia denuncia a mezzo stampa abbia dato occasione ad altri politici di intervenire a loro volta in merito alla mancata erogazione a Nova Siri , ma anche in altre localita’ del Metapontino, di acqua irrigua agli agricoltori. Ho notato con meno piacere che nulla sembra essersi mosso in questi giorni: il disservizio dell’Ente regionale non e’ ormai piu’ solo un allarme ma e’ diventato un danno conclamato , considerate le alte temperature che si sono registrate in questi giorni nella fascia jonica. Molte colture sono gia’ compromesse , molti campi orticoli completamente secchi come secche sembrano essere le coscienze dei responsabili di questo vero e proprio misfatto ai danni del mondo contadino.

E' desolante assistere al ritardo dell’Amministrazione di Nova Siri nel denunciare il fatto, segno di disattenzione verso Il mondo agricolo di Nova Siri che è completamente abbandonato: molte strade rurali sono pressoche’ impercorribili e ho ricevuto diverse telefonate di cittadini che abitano in campagna , preoccupati per l’incolumita’ dei propri figli, in quanto molto pericolosamente gli scuolabus si avventurano su strade che sono di fatto mulattiere da terzo mondo.

L’ inefficienza del Consorzio di Bonifica non è un problema contingente ma un male cronico , vecchio non di anni ma di lustri; segno chiaro che e’ da lustri, quindi, che la Politica Lucana NON FUNZIONA. Trasversalmente. E’ pietoso il ludibrio pubblico a cui e’ stato sottoposto il nome della Basilicata nelle vesti del suo piu’ autorevole rappresentante, il Presidente De Filippo, che ha visto consegnarsi un provolone da “Striscia la notizia” (in virtu’ dei rimborsi benzina ai consiglieri regionali, i rimborsi piu’ alti in Italia ), sono pietosi taluni bandi di concorso con tempistiche che sembrano denotare volonta’ clientelari. Se Atene piange, Sparta non ride: altrettanto improvvida mi appare l’ attitudine di una parte del PDL che continua a sottolineare la preziosa concessione dei bonus-benzina come se fosse panacea, quando il problema piu’ importante e trascurato della Lucania e’ l’assenza di una dotazione infrastrutturale che vivifichi l’economia tutta. Ed è a ciò che andrebbero tesi tutti gli sforzi e la finanza rinveniente dalle royalties del petrolio, non gia’ all’”illuminata” elargizione di un Bonus idrocarburi ,che, francamente, piu’ che ad un sussidio realmente utile ai cittadini, data la sua consistenza, assomiglia piu’ ad un gadget da propaganda elettorale.

Il male della nostra Basilicata, cosi inveterato, cosi apparentemente inestricabile, trova la sua genesi, oltre che in una cattiva condotta dei rappresentanti del popolo, anche nell’indole del popolo stesso, troppo abituato ad ingoiare amari bocconi in silenzio. E’ un popolo ,il nostro , che ha dimostrato di sapersi risvegliare con fierezza dall’oblio della vessazione solo quando l’acqua e’ alla gola ( come il no-scorie a Scanzano) ma e’ ancora troppo dormiente , malinconicamente rassegnato , piagnucolante nell’angolo, incline alla questua e alla clientela, incapace di delegare con la propria arma, il VOTO, dei validi rappresentanti: ecco il perche’ le nostre Istituzioni ed Amministrazioni sono infarcite di “politici” che sono magari bravi a portar voti al “padrone” ma non sempre altrettanto bravi , una volta eletti, ad esprimere reali competenze nel governare la cosa pubblica. E’ un popolo che deve risollevarsi sveglio e attivo, poderoso nella sua autodeterminazione , sempre memore dei propri diritti che vanno affermati e pretesi, non elemosinati. Un popolo che deve riscoprire nel proprio retaggio le fiere tracce genotipiche dei nostri avi briganti che hanno lottato per risollevare gli oppressi : bisogna recuperare questo antico orgoglio non gia’, e’ chiaro, per allestire pugne cruente o rivoluzioni armate ma per prendere coscienza che cambiare si puo’ , con il voto. A favore di gente nuova, capace ed onesta.

Dr Giuseppe D’Armento (PDL) cons.comunale Nova Siri

Carmine Crocco, (Rionero in Vulture, 5 giugno 1830 – Portoferraio, 18 giugno 1905), audace brigante lucano , una vita dedicata a combattere le ingiustizie sociali

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